2 pensieri su ““Francesco. Il primo italiano”, di Aldo Cazzullo (HarperCollins 2025): una nota sul libro, di Stefania Theodoli”

  1. Care Valeria e Stefania. Il caso vuole che proprio ieri sera mi sono dedicato del tempo per me che ho speso leggendo le vs due ultime email.

    Seguo Barbero da anni e addirittura la mia banca Intesa propone i suoi podcast ai propri clienti sulla sua rete di distribuzione. Nulla da eccepire quindi su quanto scritto da Stefania sui due libri appena pubblicati.

    Resta però il desiderio di difendere un amico che ho imparato a conoscere in questi pochi anni che La7 propone le sue trasmissioni. Riconosco in lui una persona che sembra ancorato temporalmente e fisicamente ai valori risorgimentali e “italiani”. Dove per Italia non intende una nazione delimitata da confini geografici, ma di storia , popolare e civile. Ovviamente credo sia dovuto al fatto che nasce in Piemonte da una famiglia di lunga tradizione.

    Mi permetto di evidenziare quindi anche io , come voi, il suo imbarazzo, ma non nel tentare di “fare lo storico”, bensì nel fatto “che cosa altro mi debbo inventare per farvi circolare quel po’ di sangue italiano che dovreste avere nelle vene” e che non si sa dove sia finito.

    Se si continua nella direzione in cui stiamo andando, il risultato è ormai certo. Non depone per lo studio, la scienza e la ricerca. Sarà presto un presente sempre più incardinato sul bisogno materiale e sulla soddisfazione personale immediata.

    Quindi, forse, a persone che tentano disperatamente di fare ricordare al popolo televisivo e dei rotocalchi che esiste qualcosa che va avanti e indietro nella Storia e che ci appartiene, a noi e non ad altri, almeno il riconoscimento di averci provato gli debba essere dato.

    Questo non toglie il grande lavoro che voi stesse fate con le vs pubblicazioni e manifestazioni, ma il numero di persone a cui un personaggio come Cazzullo si può rivolgere è estremamente superiore.

    Poiché mi risulta che abita a Palocco, perché lo conosce il giornalaio davanti alla Posta, può essere per voi l’ occasione di incontrarlo e di confrontarvi direttamente con lui. O tramite la sua email.

    Avete il medesimo obiettivo e ognuno lo persegue nel modo in cui è in grado di farlo. Magari, se unite le vs forze, il risultato potrà essere ancora migliore.

    Un caro saluto. Pasquale.

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    1. Caro Pasquale, grazie per il tuo commento. Siamo sempre lì, qualità contro quantità. La percezione della storia varia molto in base alla strategia narrativa che si usa e alle fonti che si consultano. Ma il passo da una narrazione solidamente scientifica a una storiella senza struttura è breve. Si tratta di scegliere che cosa si vuole ascoltare. Grazie ancora per le tue osservazioni e una buona giornata a te, Pasquale 🙂

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