Dopo il Celio, Ostia antica

La prima volta in cui ho sperimentato la condivisione del microfono con alcuni colleghi è stato al primo evento di Archeologia Pubblica per la Community organizzato al Celio, il 31 gennaio 2024 (l’ho raccontato qui).
In quella prima edizione, o meglio, in quella spettacolare ed emozionante fiera di “prime volte”, tra i colleghi che hanno preso la parola c’era Alessandro Mortera, alias @aloarcheo su Instagram, il nostro ricercatore esperto in decorazione architettonica con il quale non ho mai condiviso un’aula di formazione eppure abbiamo tanta formazione in comune.
Proprio con Alessandro, dopo quella felice esperienza al Celio, abbiamo pensato di costruire qualcosa di ancora più ambizioso e strutturato, qualcosa in cui poterci esprimere al meglio, ciascuno con le proprie competenze, che fosse replicabile ed esportabile in diversi altri luoghi. A tutto beneficio nostro, di archeologi desiderosi di comunicarci al pubblico, e della comunità di persone che segue il progetto “Muri per tutti” e vuole esplorare il patrimonio culturale in nostra compagnia.
Così abbiamo pensato subito alla città di Ostia antica, anche perché è uno di quei luoghi dove entrambi “siamo nati” come archeologi e ci siamo formati, seppur in annate diverse. Ebbene sì, Mortera è ben più giovane di me, ma non per questo abbiamo in comune meno visioni di ricerca e sperimentazione dell’archeologia comunicata.
E ora che le nostre strade si sono incrociate, perché non approfittarne? Non sappiamo quanto potrà durare questa condizione, nel dubbio: facciamola funzionare per il tempo che ci è dato.
Muri e Marmi: un hashtag e un percorso di scoperta

Con il solito sistema, quindi, abbiamo cominciato a promuovere l’evento che risponde all’hashtag #MURIEMARMI sperando di coinvolgere ancora tante altre persone alla scoperta di Ostia antica, con un’ottica focalizzata sul meraviglioso connubio edilizia/decorazione, che poi è il sale dell’architettura antica.
Il giorno 28 marzo 2024, intorno alle 11, ci siamo ritrovati al Parco Archeologico di Ostia antica e abbiamo dato vita al primo di una serie di eventi con i quali desideriamo condurre per mano la Community alla scoperta di una città a molti nota, ma con l’intento di rivelarne particolarità e specialità che da ricercatori abbiamo imparato a scovare in anni di studio e sopralluoghi.
Ancora una volta, quasi per magia (e per inciso, dopo tanti messaggi scambiati a tutte le ore con Alessandro e con i partecipanti), ci siamo ritrovati lungo il Decumano massimo, a cominciare la nostra avventura ostiense sulle tracce degli antichi abitanti di Ostia.
L’evento è stato bellissimo e per tante ragioni.
La prima è l’assortimento del gruppo: bambini e adulti, lavoratori e pensionati, archeologi più o meno avanti nella carriera insieme a non-archeologi. Un gruppo molto vivace e stimolante, nel quale già possiamo annoverare dei veri e propri veterani del progetto “Muri per tutti”, come Fabiola, e poi Vincenzo e Alessia, che sono anche approdati all’associazione culturale “Gli Archeonauti” di cui sono orgogliosamente presidente. Per me, una gioia infinita.

La seconda ragione che ha reso questo evento bellissimo è stata la quantità di contributi all’esplorazione che la Community ha dato. Certamente, io e Alessandro abbiamo condotto il racconto principale sulla città, ma numerosi sono stati gli intermezzi in cui abbiamo passato il microfono nelle mani degli archeologi più giovani desiderosi di condividere con la comunità i risultati dei propri studi o anche solo la loro visione su un determinato tema di ricerca. Come quando Emanuele ci ha raccontato la storia delle decorazioni di epoca antonina riciclate da Caracalla per il suo magnifico arco trionfale sul Decumano, presso il Teatro. O come quando Maria, la collega archeologa olandese, ha letto per noi l’iscrizione greca alle terme del Foro, perché ci aveva lavorato con la sua università. Momenti di cui gioire profondamente in quanto spontanei e meravigliosamente azzeccati.
La terza ragione per cui questo evento è stato bellissimo è la presenza di persone venute da lontano, per esempio dall’Abruzzo, con il treno, per poter partecipare, come Maria Pia.
Una comunità che supporta gli archeologi e la ricerca

C’è anche una quarta ragione per cui questo evento è stato bellissimo e ha a che fare con un argomento delicato: il supporto economico a questo progetto.
Come sapete, questo progetto è nato da una disavventura personale, e forse, proprio per questo, l’ho subito investito di tutto l’amore che potessi dedicare a una creazione. Ho avuto la fortuna di incontrare ognuno di voi sulla mia nuova strada e devo a ognuno di voi la crescita di “Muri per tutti” e, ancora di più, la mia serenità. E di questo non vi ringrazierò mai abbastanza.
Ma io resto una ricercatrice, non posso più tornare indietro su questo fronte e la ricerca implica – per come la intendo io – il dovere civico di rendere conto alla comunità di quanto si è scoperto nel sottosuolo, negli archivi o in biblioteca. E poi, non posso non continuare a fare ricerca, è una necessità, quasi un istinto. Io, Alessandro e gli altri archeologi che avete avuto modo di conoscere lungo il cammino, siamo tutti un pò simili: viviamo in preda al desiderio di imparare cose nuove e di poterne scoprire altrettante, per poi raccontarle al pubblico.
E in tutto ciò ci siete voi, che con la vostra generosità ci date la forza e la spinta ad andare avanti. E per questo, con Alessandro abbiamo messo su un progetto di divulgazione scientifica che riannoderà le fila dei percorsi che abbiamo tracciato insieme e ne diffonderà la memoria.

Non posso dire di più per ora, per scoprire di cosa si tratta dovrete venire al prossimo evento!
Ostia#1 – Dalla necropoli al Capitolium
Nella prima parte del nostro viaggio tra muri e marmi a Ostia, abbiamo percorso un itinerario che in linea d’aria va dalla necropoli di porta Romana, alle porte della città, fino al Capitolium, il cuore della città antica.
Tra i due estremi ci siamo fermati più volte: alle terme di Nettuno, nei quartieri residenziali, al teatro e all’arco di Caracalla (che non si vede ma c’é). E poi, piegando verso la Regio V, siamo andati a vedere la Fullonica, la domus tarda di Via degli Augustali, dove Alessandro ha tirato fuori lo spruzzino facendoci sognare di fronte al colore vivido dei marmi colorati. E poi la Domus dei Capitelli di Stucco, recentemente riaperta, con quel meraviglioso muro in opera incerta che delimita l’antica particella occupata dalla Domus repubblicana. E sempre qui, il pavimento in crustae i marmo su fondo nero, una rarità nel contesto domestico ostiense a noi noto.
E poi, la Domus della Fortuna annonaria, una delle più spettacolari residenze private del periodo tardo antico di Ostia, della quale abbiamo esaminato ogni aspetto connesso con il progetto architettonico e la sontuosa decorazione marmorea, rigorosamente riciclata da precedenti edifici.

E infine, le maestose terme del Foro, dove siamo approdati dopo tre ore di avventuroso cammino. E alle terme del Foro abbiamo visto e imparato cose che normalmente si vedono e imparano in un corso magistrale o di specializzazione in archeologia: ad esempio lo stile micro asiatico dei capitelli, frutto di una precisa scelta stilistica in voga a Roma dall’età di Adriano. Qualcosa di rivoluzionario e raro, che possiamo apprezzare alle terme del Foro perché sono state costruite da Gavino Massimo alla metà del II secolo, cioè nel pieno del trionfo delle mode adrianee. Tutte quelle che l’imperatore barbuto aveva lanciato.

La Community presente (in ordine puramente casuale)
Dario Bandinelli
Emelissa Autorino e i suoi bimbi
Emanuele Pullano
Vincenzo Rossi
Philipp Markus
Alessia d’Agostino
Giacomo aka Grotta di Tiberio
Federico Raimondi
Maria Pia e Marinella
Andrea de Rubeis
Patrizia Tosi
Laura Nicotra
Alessandro Caneschi
Maria Fabbri
Fabiola
Ostia #2 – Dal Capitolium ai confini del Parco archeologico
A quel punto, si erano fatte le due e mezza e il gruppo si è sciolto: treni da prendere, impegni posticipati da gestire. Già, perché Muri per tutti ha il potere di modificare il calendario, di scegliere l’archeologia su tutto. Amazing.
Così, ci siamo promessi di proseguire il cammino in un prossimo futuro, per esplorare l’altra metà del Parco, quella che, a mio avviso, è la più spettacolare e meno nota, la più ricca di evidenze speciali, che la Community non può non conoscere.
E dunque, l’appuntamento è fissato per martedì 14 maggio alle 11 al Capitolium, vale a dire dentro all’area archeologica. Voi farete il vostro biglietto e poi camminerete tutto dritto lungo il Decumano fino al grande tempio di mattoni con la scala.
Parte del progetto sarà proprio riuscire a ritrovarci 🙂
Mi raccomando, se pensate di venire, scrivetelo nei commenti o mandatemi un messaggio su Instagram, perché dobbiamo avere, anticipatamente, una minima idea di quanti saremo.
Per ora vi saluto e vi ringrazio e spero di vedervi a Ostia!
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Non posso certo mancare !!!
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Mi pare ovvio 😂ormai non puoi più mancare tu !!!
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