Proprio oggi, nell’anniversario della Festa della Donna, il mio profilo Instagram “Muri per tutti” raggiunge e, anzi, ha già superato, i milleottocento followers. Questo blog conta ora cento abbonati e il canale YouTube cinqucentotrentcinque iscritti. Per me è un grande traguardo, è il nostro traguardo, perché siamo cresciuti giorno dopo giorno a forza di post, indovinelli, video, dirette, sopralluoghi, eventi in grande, messaggi via chat: insieme.
Non potevo desiderare un colpo di autostima migliore per questo giorno fatidico (che mi lascia comunque sempre un po’ perplessa) e voglio quindi approfittarne per darvi una notizia.
Bottom-up
Non so se lo sapete, ma in gergo tecnico l’approccio che ho adottato in tutti i miei progetti di Archeologia Pubblica e specialmente in “Muri per tutti” si dice “bottom-up”, cioè dal basso verso l’alto. Questo non deve assolutamente sminuirvi, anzi. Si tratta semplicemente di una scelta di metodo e quindi di strategia. Partire dal basso, dalla base, e costruire un percorso verso l’alto. L’alto può avere tante sfaccettature.
Quando lavoravo nei ranghi accademici all’Università, mi sono sempre chiesta: ma come è possibile parlare così teoricamente di Archeologia Pubblica, se poi del pubblico si sa poco o nulla? Certamente, nella parola “Pubblica” ci sono tanti significati e tante implicazioni, naturalmente. Ma di sicuro, c’è il pubblico inteso come persone, come fruitori e principali destinatari dell’attività culturale, fatta in ottica archeologica. Certo, esiste un pubblico universale, al quale sono destinati molti frutti della ricerca. Ma nell’ambito della “heritage education” il pubblico un pò lo devi esplorare, altrimenti, come fai a costruire le tue attività se non sai a chi ti stai rivolgendo? Potrebbe anche essere un circolo vizioso.
Nel momento in cui ho deciso di lanciare “Muri per tutti”, quindi, il mio obiettivo è sempre stato uno, in particolare: conoscere il mio pubblico. Intendo “mio” nella misura in cui si aggrega a partire da un input che viene dal mio progetto. E forse è un pò anche per affetto che mi piace definirlo così. In fondo, questa è diventata la mia causa e il motore della mia attività di ricerca, per ciò non posso negare di essere profondamente emozionata nel fare archeologia pubblica con voi tutti.
Un altro traguardo
Al di là dell”incremento dei numeri, che registro ogni giorno e che si traduce spesso in messaggi e manifestazioni di stima da parte vostra, delle quali vi ringrazio, ora, dopo quattro anni dal lancio del primo indovinello su Instagram (il muro di Ostia, ve lo ricordate?) e a due anni dal primo evento “Muri per tutti live” partecipato, che ho lanciato al Campo Marzio il 23 novembre 2023, dobbiamo spiccare un salto.
Sento il bisogno di sistematizzare i dati, i numeri, le attività, per capire quale sia l’impatto concreto di questo progetto e di come io possa potenziarlo. Da ricercatore devo capire dove sto andando, dove stiamo andando, dunque mi serve una visione di insieme, ma per la quale ho bisogno del dettaglio. E soprattutto voglio raccontare al mondo accademico e culturale CHI SIAMO.
Ho cominciato a compilare elenchi su elenchi, per ogni evento fatto e ogni occasione in cui ci siamo incontrati. Ma non basta. D’ora in poi devo cercare di registrare accuratamente le informazioni per trasformarle, un domani, in grafici e sintesi. Perché questo si richiede a un progetto di ricerca e io credo fermamente che tutto questo nostro stare insieme parlando di archeologia, storia e patrimonio culturale, sia Ricerca, condivisa e partecipata e, appunto, bottom-up.
MXT – Idi di Marzo
Come avrete letto nell’ultimo post qui sul blog, SABATO 15 MARZO ALLE 10:30 ci siamo dati appuntamento all’area sacra di Largo Argentina per percorrere insieme la strada che, in parte, percorse Giulio Cesare prima di essere assassinato.
Vi racconterò chi era Cesare, specialmente dal punto di vista dei “muri” che lo hanno visto protagonista. Dal sito della Curia di Pompeo, dove fu assassinato, nel giorno che commemora la sua uccisione, ci sposteremo verso il Foro di Cesare e la famigerata Curia Iulia, che Cesare non ha mai visto completata. Sarà un onore per me raccontarvi tutti i dettagli della storia del primo foro di Cesare, che proprio l’archeologia stratigrafica, attraverso gli scavi ai quali ho partecipato tra il 2005 e il 2008, ha contributo a chiarire.
Se pensate di partecipare vi chiedo di compilare il brevissimo form che troverete a questo link: sono meno di 10 domande anagrafiche, la cui risposta mi aiuterà a comporre la mappa della Community alla quale stiamo lavorando ormai da quattro anni. E credo sia giunto il momento di presentarci al mondo e di testimoniare come facciamo archeologia pubblica.
La notizia
Ecco, in conclusione, voglio dirvi che tutto questo nostro sforzo collettivo sarà portato alla conferenza annuale dell’European Association of Archaeologists 2025, che quest’anno si terrà a Belgrado. Al momento non ho molti altri dettagli, ma sarò felice di condividerli con voi al momento opportuno.
La mia intenzione è di portare un po’ di dati e soprattutto i luoghi e i protagonisti (cioè voi tutti) di questo progetto. D’altronde con la nostra attività facciamo staccare biglietti, visitiamo siti archeologici remoti e sconosciuti, approfondiamo temi di archeologia dell’architettura, ci misuriamo con il passato e siamo ormai degli specialisti in quello che in gergo si definisce “audience engagement”.
E ribadisco: io ho l’onore e la fortuna di conoscervi quasi uno ad uno. Per ciò grazie, ancora una volta, per la vostra fiducia e ci vediamo “sul campo” alle Idi di Marzo.
E ora correte a compilare il form di partecipazione ! E se avete suggerimenti rispetto a quanto ho scritto, non esitate a contattarmi: il bello della Community è che ha in sé tante preziose risorse.
Grazie e a presto, Valeria
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