Una novità pazzesca 🔥
Oggi, 12 maggio, il mio progetto di divulgazione scientifica dell’archeologia/archeologia pubblica, che ho tirato su grazie soprattutto alla vostra partecipazione assidua e vivace, approda a FAN!
Cos’è FAN ?
Mettete due archeologhe, navigate e anche un po’ geniali. Mettete che sono anni che studiano e lavorano e insegnano e costruiscono progetti e seguono scavi e fanno cose.
I loro nomi forse già li conoscete, in ogni caso li ripeto con orgoglio: Giovina Caldarola e Stefania Berutti.
“FAN • figlie di un’archeologia narrata” è un progetto di archeologia creato qualche tempo fa in versione podcast e approdato su tutte le piattaforme audio che conoscete.
Di cosa parlano ? Beh, con le loro meravigliose inflessioni regionali (che non vi svelerò, vi dirò solo che incarnano il nord e sud dello stivale), Giovina e Stefania ci parlano di archeologia, in una forma dialogica tutta speciale.
Il loro punto di forza è che per ravvivare l’ascolto, oltre a essere in due e ad essere molto, molto divertenti e preparate, invitano ospiti a parlare di un tema specifico.
Il mio consiglio è quindi, a monte di tutto, di seguire il loro podcast e di seguirle anche sui loro altri canali, ad esempio Instagram e credo anche Facebook.
Stefania, poi, è anche autrice di un blog meraviglioso che si chiama Memorie dal Mediterraneo, dove parla del mondo classico con uno stile tutto suo, che io, in tutta onestà, adoro perché è tanto scientifico quanto poetico.
E poi arriva Muri per tutti

A quanto detto, aggiungete anche che noi tre ci conosciamo da tanti anni e da tanti anni meditiamo di costruire un progetto insieme, perché ci stimiamo e perché crediamo che nel nostro settore, valga il detto: l’unione fa la forza (no, non è scontato nel nostro ambiente, anzi).
E metteteci infine che siamo pure decisamente “rocchettare” (esatto, abbiamo un’anima rock) e così, le nostre strade si sono finalmente incrociate.
Sì sono incrociate alla seconda puntata del loro nuovo podcast, che hanno voluto intitolare ROCK & WALL. Un titolo che ho amato subito e che mi rispecchia totalmente!
Come sempre dico, il rock ci salverà.
Ma anche i muri ci salveranno, per quella loro speciale forza di tenere memoria di un passato tanto lontano quanto significativo, dal quale non abbiamo imparato granché, ma siamo ancora in tempo per farlo.
E via all’ascolto !
Io, ovviamente, non sono qui per dirvi cosa racconteremo nella seconda puntata, perché vorrei davvero che andaste ad ascoltarla !
Vorre invece dirvi, anzi, chiedervi senza remore, di inviarmi i vostri feedback e, se lo riterrete opportuno, di consigliare l’ascolto di questa puntata (e di tutto il podcast) ai vostri contatti.
Io, come Giovina e Stefania, siamo archeologhe che inseguono il sogno di un’archeologia comunicata, comunicativa e collettiva, dove il sostegno della comunità è la vera chiave di volta.
E quindi grazie, per ogni commento, osservazione e condivisione che vorrete fare.
Ecco ancora il link :
Noi ci risentiamo prestissimo, alla prossima !
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Beh, cosa dire della tua intervista come al solito sei trascinante, riesci con parole semplici a far capire cosa significa archeologia diffusa però hai dimenticato di dire che nei tuoi sopralluoghi indichi anche dove fare una bella colazione o prendere solamente in una pausa un buon caffè e questo tuo modo di comunicare coinvolge a tutto tondo uno come me appassionato e come hai detto mancato archeologo.
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Grazie Vincenzo, d’altronde un muro antico ha tutto un altro fascino se lo si guarda sorseggiando un buon caffè o gustando una ottima carbonara 🙂
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